Giuseppe è cresciuto in una famiglia in cui entrambi i nonni erano contadini: il nonno materno era olivicoltore e orticoltore, il nonno paterno solo orticoltore, aveva un mandorleto e pochi ulivi. Fin da piccolino trascorreva le vacanze estive in campagna venendo coinvolto nel lavoro nei campi per la raccolta dei pomodori e dei fagiolini, che in quegli anni interpretava come un impegno gravoso,ma crescendo si è sempre più appassionato alla terra, alla campagna. Dopo aver conseguito il diploma scientifico ha intrapreso un percorso di studi presso la facoltà di Economia e Commercio dedicandosi contemporaneamente e sempre con maggior interesse e partecipazione alla conduzione dell’azienda di famiglia tanto che ad un certo punto comprende che quella è la sua strada e decide di trasformare quella che era una passione in una vera e propria attività lavorativa dedicandosi a tempo pieno. Attualmente coltiva circa 7 ettari di cui un paio di ettari di uliveto, un paio di ettari a mandorleto, e il resto destinato all’orticoltura sia a campo aperto, seguendo la stagionalità, che in serra fredda per circa un ettaro riuscendo a produrre con un pò di anticipo e posticipo, ma non essendo serre riscaldate non viene attivato alcun stravolgimento dei ritmi della coltivazione degli ortaggi. Nelle serre vengono coltivati principalmente in primavera fagiolini, zucchine, pomodori e d’inverno cicorie cimate, finocchi. L’azienda è aperta ufficialmente dal 2016 e fin sul nascere parte con certificazione bio di cui Giuseppe sposa appieno il sistema di valori in tema di salute per l’uomo e salvaguardia per l’ambiente. Giuseppe è anche un grande appassionato di consociazione tra gli ortaggi perseguendo l’idea che più piante si possano aiutare attivando tra loro azioni sinergiche così come tante volte accade anche tra le persone.