Chi Siamo

L’idea progettuale è quella di costruire una rete fisica, oltre che giuridica, tra imprese biologiche pugliesi della città metropolitana di Bari, al fine di permettere – a più di un soggetto tra quelli coinvolti – di dotarsi di una gamma produttiva tanto ampia da mettere in condizione le aziende interessate di raggiungere con efficacia ed efficienza consumatori e operatori locali, permettendo di ridurre al minimo i passaggi commerciali e di valorizzazione delle produzioni biologiche di qualità di tutti gli attori.

Si intende – nell’ambito del raggio di azione di km  70 previsto dal progetto – favorire lo scambio di prodotti alimentari freschi e trasformati tra aziende agricole biologiche dotate di propri punti vendita (o che abbiano intenzione di crearne) al fine di arricchire la gamma di referenze reperibili presso gli stessi punti vendita aziendali mettendo in vendita l’intero paniere dei prodotti della rete. A tale scopo si darà vita ad una piattaforma –  reale prima e virtuale poi – contenente tutti i prodotti delle aziende in rete, con l’obiettivo di favorire la vendita diretta in città presso il nuovo punto vendita della rete, permettere lo scambio dei prodotti tra i diversi produttori dotati di un proprio punto vendita, favorire la creazione di mercati settimanali all’aperto ed infine favorire l’acquisto da parte di consumatori singoli o associati (famiglie e Gruppi di Acquisto Solidali) e operatori del settore dell’HORECA organizzando una piattaforma web di raccolta di ordine con consegna a domicilio delle spese ordinate.

In particolare, si intende avviare una pratica di stretta e intensa collaborazione con alcuni operatori del settore HORECA locale e con GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) per la condivisione di un comune patrimonio culturale ed etnico-gastronomico, basato sull’utilizzo e la valorizzazione dei prodotti agricoli biologici o raccolti da vegetazione spontanea tipici dell’area circostante. 

La creazione di una rete che metta in connessione i diversi punti vendita aziendali dei singoli agricoltori, per accrescere il paniere e rendere l’occasione di acquisto più soddisfacente per le famiglie pugliesi, rappresenta di per sé un’importante innovazione nel sistema agro-alimentare pugliese, avendo notizia di poche altre situazioni analoghe solo in altre regioni italiane del centro-nord (come ad esempio ReteBio di Reggio Emilia).

Altro aspetto innovativo è quello di portare la filiera corta biologica nel mondo della ristorazione pubblica e privata: una operazione che dovrà affrontare grandi difficoltà in un settore abituato a ragionare in termini di food cost (al ribasso), a avere facilità di approvvigionamento da fornitori in grado di assicurare ampiezza di gamma e continuità di fornitura: una sfida difficile da superare ma che potrà essere alimentata da una intensa campagna di comunicazione centrata su freschezza della materia prima, dieta salutare e cibo dal sapore vero.

Non ultimo la scelta di portare agricoltori, operatori commerciali della filiera e semplici cittadine o famiglie in visita presso i luoghi di produzione per ampliare la loro conoscenza del territorio circostante e stabilire un rapporto di fidelizzazione basato sulla fiducia personale reciproca e una relazione che non sia intermediata sol dal prodotto o dalla merce e dal denaro come ragione di scambio.